Nel disegnare la pianta della città di Empoli abbiamo ancora una volta tenuto conto dell’immagine suggerita da Leon Battista Alberti della “città come grande casa”, che certamente precorre la concezione contemporanea di fabbrica articolata e complessa, costituita da elementi primari e di tessuti residenziali entrambi fondamentali per la comprensione dell’architettura delle città come fatto artistico e trasmissione di memorie. Il progetto pur cercando di non cancellare la successione storica delle scelte, prende atto della volontà dell’amministrazione di restituire gli spazi del centro storico alla vita di relazione dei cittadini, privilegiando il rapporto pedonale e ciclabile dei percorsi e degli accessi. Abbiamo scelto di limitarci a due materiali, la pietra serena e il cotto, che fanno parte della storia della città, ma anche d’altra parte continuano ancor oggi ad essere materia di sperimentazione e adeguamento alle caratteristiche performative richieste per una corretta costruzione della città contemporanea. I due differenti materiali daranno nuovo vigore figurativo al tracciato stradale rendendolo sistema formale autonomo dotato quindi di precise regole di trama e impianto. A supporto e completamento della fondamentale sistemazione del piano, sono stati scelti alcuni elementi di arredo, in parte disegnati, in parte scelti da un mercato che oramai fornisce prodotti collaudati e di correttezza formale. Abbiamo selezionato tre tipi di sedute, in pietra, acciaio e cotto, ghisa e legno, la cui diversa tipologia corrisponde alle caratteristiche delle diverse collocazioni. Uno studio specifico è stato fatto per l’illuminazione, distinguendo illuminazione su palo alto o basso per piazze e giardini, e illuminazione con proiettori asimmetrici da parete o sottogronda per le strade. Tutte le alberature presenti nel Centro Storico di Empoli, saranno mantenute, ed integrate con la piantumazione di lecci e robinie.